Conosci i tropi narrativi e la tavola periodica della narrazione?
Sono entrambi uno strumento preziosissimo, del quale esiste una letteratura bibliografica in Italiano quasi nulla e oggi voglio parlarti proprio di loro.
The periodic Table of Storytelling è uno strumento preso in prestito direttamente dalle scienze narrative e drammaturgiche, realizzato nel 2013 J. Richard Harris e oggi sotto licenza Creative Commons.
Essa si prefigge di creare una summa dei principali archetipi e dei principali elementi utilizzabili e utilizzati nello storytelling e di renderli consultabili ai creativi e agli appassionati, attingendo ai cosiddetti tropi televisivi (deviazioni dal significato di una locuzione che, tramite una figura retorica, finisce per essere rivestito di un significato di tipo simbolico).
La tavola periodica nella narrazione, la cui struttura ricalca quella della tavola periodica degli elementi del chimico russo Dmitri Mendeleev, contiene insomma tutti gli elementi, essenziali o meno, che possono essere mischiati per comporre o per decifrare una storia.
Avere sotto controllo tutti i tropi principali e conoscerne le dinamiche di base può aumentare la consapevolezza e la professionalità dello storyteller, aiutandolo sia a capire quali dinamiche integrare e sviluppare maggiormente nelle proprie narrazioni, che a dribblare quelle insidie che fanno sì che una storia non funzioni o non appassioni abbastanza il proprio pubblico.
La tavola è interattiva ed al click su ciascun tropo corrisponde un direct sulla relativa pagina all’interno di TV Tropes, progetto wiki in creative commons e vero cuore pulsante della tavola periodica della narrazione, in cui si tratta diffusamente di quel determinato tipo di archetipo narrativo con esempi che rimandano a numerose “storie” e casi di successo (o insuccesso) in cui esso sia presente.
È così che la tavola periodica della narrazione non si occupa soltanto di fornire uno strumento utile soltanto circa la struttura del racconto ma riesce a scavare ancora più nel profondo, offrendo allo storyteller anche una breve bibliografia tematica circa come un determinato tropo sia stato utilizzato finora nella narrazione televisiva.
L’elemento più piccolo della tavola periodica, il tropo, prende il nome di atomo e il corpo centrale della struttura è diviso in blocchi.
Ogni atomo, miscelato nel modo corretto ad altri, può formare la molecola di una storia.
È Così che ad esempio Harris Crea alcune molecole di famose narrazioni:
Star Wars
Dra (Il drago, penultima sfida, con Dart Fener)
+ Neo (Il prescelto)
+ Fai (Mi hai deluso)
+ Emp (L’Impero)
+ C (Conflitto)
+ 5ma (Banda di 5 uomini)
Wall-E
Ae (Esopo, morale)
+ Mcg (MacGuffin, elemento essenziale, cioè la piantina!)
+ Ag (Ragazza d’azione, Eve)
+ Rar (Arco romantico)
+ Wb (Sfigato, Wall-e)
+ Rcy (Riciclato nello spazio)
Ghostbusters
5ma (Banda di 5 uomini)
+ Mad (Scienziato pazzo, Egon Spengler)
+ Iac (Male sigillato in un barattolo, dev’essere il 2)
+ Hil (Derivazioni comiche)
La Tavola è suddivisa in blocchi, colorati diversamente così da essere facilmente distinti:
Nei prossimi articoli, analizzeremo puntualmente ogni aspetto, così da averne una panoramica ancora più completa: restate sintonizzati.